Il DM 70/2015 ci dice che il trattamento chirurgico di riduzione della frattura del femore deve avvenire in presidi ospedalieri in grado di garantire un livello minimo di produzione di 75 interventi/anno per Struttura Complessa, da praticare entro 48 ore dall’accesso nel luogo di ricovero.
L’intervento di riduzione della frattura del collo del femore in favore di pazienti ultra 65enni entro 48 ore dall’ingresso in struttura è considerato dalla letteratura internazionale un intervento “salva-vita”
Presso il presidio ospedaliero di Spoleto quasi una prestazione ospedaliera su tre è di area ortopedica, a conferma della vocazione espressa su tale ambito nelle attività clinico assistenziali di tipo medico-chirurgico.
La Delibera regionale n. 1399 del 28/12/2023, al punto 5 stabilisce l’integrazione funzionale del PO di Foligno ed il PO di Spoleto, realizzando un DEA di I livello su due strutture fisiche Foligno e Spoleto, di cui la prima maggiormente (e non esclusivamente) dedicata all’emergenza – urgenza e la seconda all’attività programmata.
abbiamo presentato una MOZIONE che
Impegna il Sindaco e la Giunta
- a mettere in campo tutte le azioni possibili affinché la Giunta regionale riveda quanto deliberato al fine di mantenere la Chirurgia ortopedica d’urgenza sulla base delle evidenze sopra esplicitate;
- all’interno di un rinnovato confronto politico con l’ente regionale, a sollecitare una nuova progettazione degli interventi di riorganizzazione di modello e di processo utili a migliorare il livello di performance, sia per tutelare la salute dei pazienti che il benessere organizzativo all’interno dell’Unità Operativa, dotando il presidio di tutte le risorse umane necessarie (in primis una figura aggiuntiva di anestesista e un cardiologo h24, anche per la sala
operatoria).